PiattaformePerTrading.com

Fed al centro dell’attenzione, mercati cauti. Euro in ascesa, petrolio in discesa Borse europee in verde dopo Wall Street

Le Borse europee avanzano in territorio positivo dopo Wall Street. Dopo una serie di dati macroeconomici, tra cui l’inflazione in Germania e Francia, i mercati attendono con ansia le decisioni in serata della Fed sulla politica monetaria. I titoli di Stato, intanto, sono in forte calo. Sotto i riflettori anche gli esiti delle trimestrali. L’indice d’area Stoxx 600 sale dello 0,2%. In rialzo Londra e Parigi (+0,2%), Madrid (+0,7%), Milano (+0,6%) mentre è in ribasso Francoforte (-0,1%). I listini sono spinti dal comparto immobiliare (+0,7%). Bene anche le utility (+0,6%), con il prezzo del gas che sale a 29,7 euro al megawattora. In aumento le banche (+0,6%) e le assicurazioni (+0,5%), in vista dei risultati finanziari e con l’ipotesi di maggiori ricavi con uno slittamento del taglio dei tassi.

Wall Street apre contrastata

Apertura contrastata per Wall Street nel giorno della Fed. Nei primi scambi il Dow Jones sale dello 0,17% a 38.531,50 punti, lo S&P 500 perde lo 0,46% a 4.902,19 punti e il Nasdaq arretra dell’1% a 15.371 punti. A pesare sul settore tech, le previsioni di Alphabet e Microsoft sull’aumento dei costi dell’intelligenza artificiale, che hanno penalizzato i titoli di megacap e chip in vista della decisione di stasera sui tassi da parte della Fed.
Alphabet crolla del 5,4% dopo che la società ha registrato vendite pubblicitarie durante le festività natalizie inferiori alle aspettative e ha previsto una spesa più elevata quest’anno su articoli come i server per alimentare l’intelligenza artificiale. Microsoft guadagna l’1,3% per i buoni risultati trimestrali, ma ha comunque previsto un aumento dei costi per sviluppare nuove funzionalità di intelligenza artificiale.
Anche se i colossi della tecnologia hanno parlato di come i loro clienti stiano apprezzando i prodotti generativi basati sull’IA, l’aumento dei costi di sviluppo per le funzionalità all’avanguardia ha innervosito gli investitori, che speravano in un grande impulso alle vendite dalla nuova tecnologia.

Fmi: traffico nel Mar Rosso calato del 30%

Il traffico di container nel Mar Rosso è calato del 30%. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale ricordando come nella prima metà del 2023 gli scambi commerciali attraverso il Canale di Suez rappresentavano il 12% del commercio globale e il 30% del traffico globale di container.

Mercato del lavoro Usa, +107 mila occupati nel privato. Sotto le attese
Le aziende del settore privato negli Usa hanno creato 107.000 posti di lavoro a gennaio, molti meno del previsto, e in netto calo rispetto a dicembre, mentre la crescita dei salari ha rallentato nuovamente. Lo rileva il sondaggio mensile ADp/Stanford Lab. Gli analisti contavano su 145.000 creazioni. A dicembre la forza del mercato del lavoro è stata sorprendente e sono stati creati 158.000 posti nel settore privato, secondo i dati rivisti al ribasso pubblicati anche da Adp.

L’inflazione tedesca scende oltre le attese

L’inflazione in Germania è scesa al 2,9% su base annua nel gennaio 2024, in calo rispetto al 3,7% del mese precedente e al di sotto delle stime del mercato (3%). Lo annuncia l’Ufficio di statistica tedesco nella stima preliminare. Si tratta del tasso più basso da giugno 2021, trainato da un rallentamento dell’inflazione dei beni (2,3% contro 4,1% a dicembre). Per quanto riguarda i beni, i costi energetici sono scesi del 2,8%, dopo un aumento del 4,1% a dicembre, mentre gli alimenti sono scesi dal 4,5% al 3,8%. In lieve aumento invece i servizi (3,4% contro 3,2%). L’inflazione di fondo, che esclude alimentari ed energia, è scesa al 3,4% a gennaio, raggiungendo il tasso più basso da giugno 2022. Su base mensile i prezzi al consumo sono aumentati allo 0,2% dallo 0,1% di dicembre 2023. L’indice armonizzato dell’Ue dei prezzi al consumo ha rallentato al 3,1% dal 3,8% di dicembre, anch’esso leggermente in calo al di sotto delle aspettative del 3,2%
13:05
Le Borse europee procedono in ordine sparso nel giorno della Fed. Si prevede che la banca centrale Usa mantenga i tassi di interesse stabili, ma gli investitori si concentreranno sulle osservazioni del presidente Jerome Powell nella consueta conferenza stampa dopo il meeting per avere indizi sul potenziale taglio dei tassi quest’anno. Intanto, i dati hanno indicato un rallentamento dell’inflazione sia in Germania sia in Francia nel mese di gennaio. A fine mattinata Londra sale dello 0,04%, Francoforte perde lo 0,18% e Parigi avanza dello 0,04%. A Milano l’indice Ftse Mib segna +0,77% trainato da Saipem, che guadagna oltre il 2% dopo le forti perdite di ieri innescate dalla notizia dell’incidente alla nave posatubi Castorone, e dal comparto bancario.

Industria italiana, fatturato giù a novembre: ottavo calo di fila
A novembre si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dell’1,0%, registrando una dinamica negativa su entrambi i mercati (-0,1% sul mercato interno e -2,7% su quello estero). Lo rileva l’Istat aggiungendo che corretto per gli effetti di calendario il fatturato totale scende in termini tendenziali del 3,4%, registrando flessioni della stessa intensità anche sul mercato interno e sul mercato estero. I giorni lavorativi sono stati 21 come a novembre 2022.

Il petrolio amplia i cali

I prezzi del petrolio ampliano i cali sulla scia delle perdite in altri asset rischiosi, mentre la cautela prevale sui mercati. Gli investitori sono in attesa della decisione di politica monetaria della Fed dopo che gli ultimi dati macro hanno ulteriormente intaccato il sentiment sui tagli dei tassi. Inoltre, i dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera cinese si è contratta per il quarto mese consecutivo a gennaio, suggerendo condizioni deboli della domanda nel principale importatore di greggio al mondo. I future sul Wti cedono l’1,2% a 76,9 dollari al barile, quelli sul Brent perdono l’1,07% a 81,62 dollari.

Germania, a gennaio la disoccupazione sale al 6,1%
A gennaio il tasso di disoccupazione in Germania è salito di 0,4 punti al 6,1% (rpt 6,1%). Nel dicembre 2023 il tasso di disoccupazione era al 5,7%. I disoccupati sono 2,805 milioni. Si tratta di 169mila persone in più rispetto a dicembre 2023 e 189mila in più rispetto al gennaio dell’anno scorso

Exit mobile version